Alpsee

Alpsee

1994, Germania, 16mm / DVD loop, colore, sonoro, 15 min.

…Nonostante i gesti apparentemente innocui della vita familiare, un mondo oscuro e ingestibile sembra voler esplodere. Ad un certo punto lo fa letteralmente: in un’immagine sbalorditiva, il latte che la madre versa al figlio straripa dal bicchiere sul tavolo, sul pavimento ed, infine, verso il corridoio in un flusso senza fine. Questa secrezione incontrollata, bianco puro, è in modo disturbante collegata all’enigmatico corpo materno. L’arredamento scarno della casa, lo schema dei colori primari, e l’illuminazione poco contrastata sottolineano la chiarezza sovrannaturale dell’immagine in Alpsee. Come nell’allegoria, la nitida definizione dell’immagine contraddice il suo significato opaco e minaccioso. Uno sguardo incontaminato di questo film dà vita, così, alla sua confusa qualità da incubo, confermata nel suo titolo: il termine tedesco per incubo è Alptraum.

Alice A. Kuzniar, The Queer German Cinema, Stanford 2000